Sewing or Sowing

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Residenza artistica e installazione, dicembre 2012 / gennaio 2013

Questo progetto si è svolto in una residenza per artisti in India (dicembre 2012 / gennaio 2013) http://sowingseed.wordpress.com/residency/2012-2/ . Nella fase preparatoria del progetto ho tentato di creare relazioni e di indagare le pratiche di genere per lo più per mezzo di sessioni di disegno e interviste.

Ho iniziato il mio lavoro scegliendo la famiglia Patel: una famiglia di persone molto semplici e molto aperte in cui i genitori hanno dato pari opportunità e libertà al figlio e alla figlia (che, per esempio, è libera di studiare e di sposarsi a suo tempo). Successivamente, e con l’aiuto di diverse ragazze nel villaggio, ho ricamato una lunga fascia di tessuto scrivendo in indu la storia famigliare dei Patel. Nella sua forma finale, l’installazione appare come un accumulo, un “grappolo” di oggetti importanti per la famiglia stessa. Questo oggetto denso era composto da effetti significativi e personali di ogni componente (ad esempio oggetti per la casa, attrezzi agricoli, materiale scolastico, ecc), tutti legati insieme con il tessuto ricamato che racconta la loro storia. Infine ho scelto di esporre quest’opera all’interno della casa di famiglia, che è stata così trasformata per due giorni in uno spazio pubblico. La condotta emancipata dei Patel è stata presa ad esempio come condotta premiante per gli altri abitanti del piccolo centro rurale.


Sewing or sowing

Artist-in-residency and installaction, December 2012 / January 2013

This project took place in a artist-in-residency in India (December 2012 / January 2013) http://sowingseed.wordpress.com/residency/2012-2/ . In its preparatory phase this project attempted to create relationships and to investigate gender practices mostly by means of drawing sessions and interviews.

I started my work by choosing the Patels: a family of very simple and open people in which the parents gave equal opportunities and freedom to their son and their daughter (who, for example, is free to study and at liberty of getting married at her own time). Subsequently, and with the help of several girls in the village, I undertook the embroidering of the Patels’ family description on a long strip of fabric. In its final form, the installation emerged as a “cluster” of objects that was intended as the symbol of the Patels. This “cluster” was composed of the most distinctive and meaningful personal objects of each component of the family (e.g. household objects, farming tools, student stationery, etc.) all netted together by their history, as it stood embroidered on the long strip of fabric.

As a final step, and for closure, I chose to exhibit this artwork within the family house, which was thus transformed for two days into a public space where the being of the Patel family was displayed and offered to the appreciation of all their fellow-villagers, who, in turn, were thus directed to take special notice of the distinctively emancipated and virtuous behaviour of the Patel family.