L’isola

(please scroll down for english version)

Performance e installazione, Fondazione smART-Polo per l’arte, Roma, 2018.

Il progetto L’isola è rivolto ad un gruppo di partecipanti dai 6 ai 12 anni.

I ragazzi hanno lavorato intorno ad un elaborato che rappresenta un isola, una micro comunità immaginata.

Il progetto è composto da un tappeto-installazione – nuovo territorio – oltre ad un grande disegno: il ritratto della comunità che ha creato L’isola.

Ph: Giorgia Rissone

Si alternano momenti di produzione individuale, in cui ognuno immagina e produce una forma che lo rappresenta all’interno della micro-comunità che stiamo costruendo, a momenti di produzione collettiva, in cui il gruppo discute sulla forma da dare a questa comunità:

come sono interrelati i singoli “abitanti” nello spazio dell’isola? Quali sono i servizi desiderati e vissuti come necessari? In questa fase i ragazzi impareranno a confrontarsi secondo i principi della progettazione partecipata e dovranno sviluppare la capacità di mediazione, confronto e difesa delle proprie idee. Questi momenti sono dinamici e si sviluppano in progress.

L’installazione finale scaturisce dalla progettazione del dispositivo di partecipazione con i contributi di tutti i partecipanti. La creazione artistica diventa parte di un processo articolato di mediazione, sia col gruppo che con le reali possibilità dei materiali messi a disposizione.

Ph: Giorgia Rissone

L’isola (The island)

Performance and installation, Fondazione smART-Polo per l’Arte, Rome, 2018.

The project L’isola is aimed at a group of participants aged 6 to 12 years.

The kids worked around an artwork that represents an island, an imagined micro-community.

The project consists of a carpet-installation – new territory – as well as a large drawing: the portrait of the community that created L’isola.

Ph: Giorgia Rissone

Moments of individual production alternate, in which everyone imagines and produces a form that represents him within the micro-community we are building, with moments of collective production, in which the group discusses the form to be given to this community:

How are the individual “inhabitants” interrelated in the space of the island? What services are desired and which others experienced as needs? In this phase the children will learn to confront themselves according to the principles of participatory planning and will have to develop the ability to mediate, compare and defend their ideas. These moments are dynamic and develop in progress.

The final installation stems from the design of the participation device plus the contributions of all participants. Artistic creation becomes part of an articulated mediation process, both with the group and with the real possibilities of the materials made available.