CAPITALOCENE – Saran buone le zucche sul Pianeta B?

Il 20 novembre DALLE ORE 17:00 ALLE 22:00
CAPITALOCENE – Saran buone le zucche sul Pianeta B?

R(Ǝ)O DADA HAPPENING
CAPITALOCENE

(Saran buone le zucche sul pianeta B?)

“Capitalocene è un termine coniato nel 2016 dal sociologo inglese Jason W. Moore per descrivere un’epoca in cui i parametri più rilevanti che regolano il pianeta Terra non sono più biologici, ma economici. Le azioni e i comportamenti di uomo e natura vengono influenzati dall’esigenza del capitale di riprodursi accumulando una ricchezza fine a sé stessa” (Google).
I risultati di questa “nuova era” geologica sono purtroppo ormai ben visibili e gli scenari che abbiamo di fronte sono guerre, macellerie sociali, pandemie e un cambiamento climatico non più alle porte, ma in atto. Nonostante ciò la supremazia del profitto sulla natura e sui diritti dei popoli e degli individui sembra inarrestabile e d’ innanzi ad una fine, ancora poco nitida, il Capitalocene pare intaccare anche la spinta teorica ad immaginare un altro futuro possibile.
E’ davvero così? Riusciamo ad immaginare un altro futuro, diverso dal consumo perpetuo? Oppure vogliamo davvero impegnarci a cercare il prossimo pianeta da consumare?
Intanto sempre più persone si stanno rendendo conto dell’ urgenza di un intervento che rovesci i paradigmi di questo sistema feroce e dell’urgenza di costruire alternative per garantirci un futuro. Questi, anziché aspettare inermi “i cavalieri dell’ apocalisse”, danno vita a movimenti, proteste e pratiche di lotta. Ma l’ambientalismo non è sufficiente, alle porte del disastro dobbiamo evolvere la difesa della natura in chiave ecosocialista, e dunque ripensare una società umana organizzata nel rispetto della vita tutta, e privata dello sfruttamento del profitto sull’ uomo, sulla donna, sulla natura e sui diritti.
Con questa chiamata alle arti vogliamo mostrare la rovina del Capitalocene a chi ancora evita di guardare, ma vogliamo anche immaginare il futuro insieme. Davvero avremo un pianeta B da colonizzare da capo? Saranno buone le zucche che ci coltiveremo? E che scimmie lo abiteranno? Lo useremo per stivare la spazzatura? Oppure daremo un futuro alla vita sulla terra con una rivoluzione eco socialista?
Oppure cosa?
E gli artisti esisteranno sul pianeta B o sarà conveniente sostituirli con biomacchine dotate di creatività artificiale?
Pensate e create, finché siamo ancora in tempo!

“Rosa” di Tatiana Villani